Serie C: Vasari Rugby Arezzo Cadetti vs Rusuf Rugby 7 a 29

PROVA SUPERATA A META’

In una piacevole domenica di inverno i cadetti del Vasari hanno giocato nel campo amico,una discreta partita sotto il piano fisico-atletico,ma non altrettanto su quello qualitativo.
In campo ad Arezzo contro il Rufus di San Vincenzo, per la partita di vertice del campionato di serie C, i ragazzi di Raffaelli scendono con un piglio diverso dalle altre uscite, determinati a far bene e molto decisi a far capitolare per la prima volta in questo campionato,la formazione ospite. D’altra parte gli avversari erano più che mai decisi a chiudere l’anno imbattuti e forse è per questo che nei primi minuti di gioco si contano molti errori di gestualità da ambo le parti.
La partita decolla con la prima marcatura del Rufus che con un’azione manovrata della linea dei tre quarti libera la propria ala che si invola lungo la linea di out e segna la prima meta,saranno quattro alla fine con tre trasformazioni e un calcio di punizione per i san vincenzini. I ragazzi di casa si svegliano e cominciano a credere all’impresa, complice un giallo alla terza linea avversaria, il Vasari comincia a spingere gli avversari nella propria metà campo. Qui vengono fuori le lacune di giornata.

I ripetuti calci di punizione non vengono sfruttati a dovere, vengono spediti tutti in touch, ma purtroppo poche sono le occasioni per provare a sferrare un attacco,in quanto pochi e di scarsa qualità sono i palloni portati a terra.
Esperienza e fisicità, sono l’arma in più dei livornesi e come riescono a metter il naso fuori dalla propria metà campo,confezionano un’altra meta allo scadere che spezza un po’ il morale agli aretini.
Da segnalare almeno due nitide occasioni nel corso del primo tempo,sprecate malamente da Guiducci, in giornata decisamente no.
Si ricomincia e la partita resta aperta e vibrante con continui rovesciamenti di fronte e cambi di possesso, ma è nuovamente il Rufus ad andare a segno per la terza volta.
Si lotta in ogni ruck e qui si vedono tante bune cose da parte dei nostri ragazzi. Combattivo e mai domo f ino alla f

ine il pacchetto di mischia, lotta per la conquista dell’ovale, uscendone molte volte vincitore, ma purtroppo non si riesce mai a varcare la linea difensiva avversaria,un vero muro.
Mancano una decina di minuti alla fine,quando un cambio di fronte improvvisato dalla cerniera Polvani-Dragan, libera in meta Alpini e con susseguente trasformazione di Polvani, la partita si riapre. Il Vasari spinge con le ultime forze rimaste per provare a ribaltare i risultato, ma gli sforzi vengono resi vani dall’utlima segnatura messa a segno dal Rufus da una banale ripartenza da mischia ordinata, complice una dormita delle terze linee aretine, stanche per il lavoro svolto fino a quel momento .
La partita si chiude sul 7 a 29, in favore dei tirrenici.

Risultato troppo severo per i ragazzi di Arezzo, ma vittoria del tutto meritata per gli avversari leali e corretti fino alla fine che ribadiscono a tutti il loro primato in questo campionato.
Da segnalare la prova maiuscola di Benigni, oggi un vero gladiatore che ha randellato per 80′, sia in attacco che in difesa, rischiando però di rovinare questa bella prestazione con un accenno di reazione non visto dal buon giudice di gara. Le noti dolenti sono venute dalla linea dei tre quarti, che non sono riusciti ad esprimersi al meglio, per merito anche degli avversari.
Si chiude così il 2008 dei verde-nero di Arezzo, con dei segnali positivi venuti soprattutto in questi ultimi 2 mesi di lavoro intenso, nei quali coah Raffaelli a sistemato i tasselli nel posto giusto, facendo girare al meglio gli ingranaggi.

Il campionato riprenderà l’11 Gennaio con la trasferta in Lunigiana, per cercare di riprendere il cammino verso quel secondo posto in classifica, obbiettivo che crediamo essere alla portata del Vasari.
La redazione ( io e chi diffonde queste righe ) augura buon Natale a tutti gli appassionati di rugby e ai loro familiari……………in particolar modo ad Alessandro, non mollare e tanti, tanti auguri di buon Natale e buon 2009. Un abbraccio da tutti noi.

L’inviato dal campo
( Alessio Guiducci )