Centro di Formazione: “I CITTI” vittoriosi a Perugia
I Citti, così hanno deciso di chiamarsi i ragazzi del Centro di Formazione FIR U16 di Arezzo (che raccoglie i nati 98 e 99 di Arezzo e Siena); lo hanno scelto a fine della partita, che li ha visti superare di misura 10 a 7 il CdF di Perugia, che raccoglie gli U16 di tutta l’Umbria.
La partita si presentava difficile, anche per una serie impressionante di assenze fra i convocati causa infortuni e malattie, tuttavia l’allenatore Florent ed i Citti (appunto), che sono scesi in campo, hanno saputo adattarsi, soffrire e vincere. Solo in 16 hanno risposto alla convocazione (qui ci sarà qualcosa da rivedere) e questo ha costretto più d’uno a giocare in ruoli loro inusuali e fondamentali nella gestione e la conquista del pallone. Uno fra tutti Michele Papini, che coraggiosamente e con onore ha presidiato per la prima volta la posizione di Tallonatore al centro delle prima linea per tutta la partita.
Una partita difficile con un avversario, preparato, ben messo fisicamente e feroce sui punti d’incontro su cui contendevano, spesso vittoriosamente, il possesso del pallone per poi provare a giocarlo, spesso in penetrazione vicino al raggruppamento, talvolta utilizzando i centri di buona stazza o le ali veloci. Una lunga fase iniziale ha visto i Citti prima adeguarsi ai ruoli, poi all’avversario sempre contenuto prima e poi respinto nella sua metà campo, dove solo qualche imperfezione ha impedito di andare in vantaggio nel primo tempo.
La partita si è giocata molto sul piano della parità territoriale, ma con un possesso nettamente a favore degli umbri, tanto che è da ammirare la capacità dei Citti di ben gestire i palloni a disposizione durante la partita. Solo un episodio poteva sbloccare la partita ed a seguito di un calcio di punizione battuto velocemente sui 5 metri il numero 8 umbro riusciva a bucare il muro difensivo, schiacciando in meta.
Ma i Citti sono apparsi subito tuttaltro che sconfitti e ad una difesa fisica, che montava velocemente, hanno opposto una serie di velenosi calci dietro la linea, che prima hanno permesso la conquista territoriale, e poi, su un errore del triangolo difensivo umbro, la realizzazione di una meta in mezzo ai pali dell’estremo di giornata (Scartoni).
Alla veemente reazione umbra stavolta il muro difensivo non ha mostrato falle, resistendo rocciosamente fin sulla linea di meta nella battaglia dei centimetri, che nel rugby possono fare la differenza fra la vittoria e la sconfitta. Vittoria è stata perché, contenuta la sfuriata, i Citti sono andati ad assumere il controllo della partita costringendo gli avversari al fallo in mezzo ai pali per la seconda trasformazione utile di Scartoni.
Poi la testa, oltre al cuore, ha fatto la sua parte e l’uso tattico del piede ha continuato a dimostrarsi l’arma vincente della partita, che è terminata su una lunga pressione nella metà campo umbra, che non ha prodotto la meta finale, cercata fino in ultimo.
Poi il saluto e la votazione sul nome: “I Citti” che unisce Arezzo e Siena.
I Citti a Perugia: Scartoni, Genovese, Vassallo, Bellaccini, Pianigiani, Panarese, Baldassarre, Mancini Parri, Brocchi, Mazzeschi, Turchi, Chianucci, Renzetti, Papini, Xemaili, Vanni.