Under 11: 21° torneo Amatori Parma 4° memorabile posto per il Vasari under 11
21°torneo Amatori Parma
4° memorabile posto per il Vasari under 11
I giovani aretini hanno stavolta superato se stessi. Un torneo, che vedeva la partecipazione di quasi tutto il miglior rugby italiano a livello di settore giovanile (6 società del Super 10, massimo campionato italiano, per il resto quasi tutta serie A), ha visto i ragazzi del Vasari Rugby Arezzo giocare sempre alla pari e vincere quasi sempre con squadre di società ben più titolate della nostra a livello seniores. Speriamo di poterle avere ospiti, compreso l’Amatori Rugby Parma (S10), al torneo Serboli del prossimo anno. Consapevoli della differenza di lignaggio ci si aggrappa ai valori fondamentali di questo mondo ovale dove avere la possibilità di stringere rapporti e giocare con altre società di livello superiore è un patrimonio fondamentale, l’aver dimostrato loro il valore del settore giovanile aretino è un grande incentivo alla continuità dei contatti. Armati di consapevolezza e anche un po’ di follia ci siamo buttati nella mischia.
Cerchiamo con qualche difficoltà il nostro spogliatoio in un meraviglioso impianto di qualche chilometro quadrato di dimensioni (si! Proprio così! Una decina di campi da rugby, alcune palestre e una piscina uno accanto all’altro). Tutto ciò sotto una simpatica pioggerella che ci accompagnerà per la giornata e darà al torneo il sapore del buon vecchio rugby fatto di lealtà, di sudore e di fango.
Ci sono però anche alcune piccole note dolenti. La presenza di alcuni genitori (e fin li passi) e di un educatore (molto meno giustificabile), che usano epiteti calcistici nell’inveire contro gli avversari della propria squadra piuttosto che nell’incitare i propri ragazzi. Senza usare toni censori ce la caviamo con la battuta guzzantiana (Corrado): costoro dovrebbero vedere di più l’immaginario canale satirico di approfondimento culturale Rieducational Channel, quello tormentato dalla passione per gli imbuti (storpiati in ‘mbuti).
Ma tuffiamoci in questo che si presenta come un torneo tecnicamente al top. Ci sono tutte le migliori squadre e anche potendo non sapresti scegliere in quale gironegiocare perchè di squadre da "scansare" ce ne sono ovunque S10, serie A! Che figata! C’è la giusta tensione agonistica e mi pare di tornare ragazzo, di sentire quel profumo da spogliatoi e quel rumore di tacchetti. Oggi per divertirti le "corazzate" le devi affondare una a una finché ne hai. Noi siamo venuti per ben figurare, consci del nostro potenziale e ammirati da quello altrui, che sappiamo spesso non raggiungibile. Ma vogliamo giocarcele tutte, una a una, placcaggio su placcaggio e se poi ci và abbiamo anche una canzone tutta nostra per festeggiare. Siamo una squadra di rugby e questo ci basta.
Il girone eliminatorio comprende Colorno, Casale, Primavera Roma. Giornata tostissima. Sappiamo di aver fatto un buon lavoro su questo gruppo di ragazzi, dove la coesione e il coraggio vanno di pari passo con la crescita tecnica. Il gruppo è molto disciplinato con una media di presenze in allenamento che sfiora il 90%. Anche l’aspetto disciplinare è tenuto in primo piano e grazie a ciò gli allenamenti sono della giusta intensità. Abbiamo deciso di far girare di più i giocatori nei vari ruoli, nonostante le partite siano previste di un tempo unico. Il che ci costringerà a un superlavoro in panchina. Ci riusciamo e la cosa bellissima è che tutti i ragazzi entrano a mille e in ruoli diversi dai soliti danno più del massimo. Danno tutto quel che possono dare. E sento alle mie spalle che anche i genitori sono felici.
Si gioca a un ritmo infernale. Io lascio purtroppo spesso le stampelle, residuo di un infortunio. Sul campo da rugby non puoi tenerti niente e dovevo starmene a casa. Segniamo 4 mete al Colorno (Serie A), che annovera tra le sue file anche dei giocatori francesi venuti da Lione, con dei placcaggi che sono di una bellezza e di una importanza fondamentale. Placcaggi convinti e bassi, tanto che mi sembrerà alla fine che nessuno li facesse più bassi di noi. Saranno proprio i placcaggi belli, continui e decisivi come non mai a portarci avanti nel torneo tutto e tutti. Abbiamo lavorato proprio su questo aspetto in preparazione proprio nell’ultimo allenamento. Partiamo con il piede giusto. La sensazione è che oggi i nostri siamo convinti più che mai. Nel Frattempo La Primavera pareggia 2 a 2 con il Casale.
Giochiamo con la Primavera Roma (una società con un ottimo settore giovanile, che fornisce atleti alle selezioni nazionali), ma sembra un’altra squadra rispetto a quella battuta facilmente a Prato. E’ una partita bella e tesa, a lungo in bilico grazie ai continui cambi di fronte. Ci provano da tutte le parti, ma oggi i nostri placcano tutto e tutti e delle volte anche in extremis salvando la meta. Recuperiamo palla. Contrattacco. Facciamo due mete stupende muovendo la palla da una parte all’altra. I laziali hanno il coltello tra i denti e sono velocissimi sui lati, dove però non passano grazie a placcaggi da antologia, che diventano molto spettacolari sull’erba bagnata. I genitori fanno un tifo intensissimo, ma sento anche applausi provenire da altri settori. I nostri "beccano" l’avversario senza copertura dietro e con calci a scavalcare si portano in attacco. In due occasioni costringiamo la Primavera a subire la nostra pressione ed andiamo in meta una volta con "Cat" Mancini Parri e un’altra con Panarese che riceve proprio dal "Caterpillar" Mancini, usato oggi sia in mischia che nei trequarti. Inutili i tentativi di ribaltare il risultato. 2 a 0 per noi con i complimenti dell’avversario. Ho preso un pallone nuovo per il torneo e mi accorgo che, bagnato, non lo tengo in mano. I ragazzi con il pallone fanno cose da "giornata di sole".
Ci tocca ora il Casale (squadra veneta della zona di Treviso e rognosa da affrontare come tutte le venete). Il Casale ha vinto con il Colorno e questo li rende ancora più agguerriti. Se ci battono passano loro. Noi abbiamo anche ragazzi grossi e dinamici. Loro sono più grossi ed altrettanto dinamici! Una partita stupenda per voglia ed intensità. Comincia una partita bellissima, fisica ma anche molto veloce. Nonostante la pioggia che rende tutto scivoloso conto pochissimi errori. Riusciamo a rubare un pallone ed andare in percussione con "Unca" Renzetti, "Bussolotto" Cajocaro e "Uncino" Purgatori, oggi particolarmente ispirato con i gradi di capitano. Avanziamo finché non ci fermano, ma per farlo si fanno assorbire in troppi. Apriamo velocemente la palla e siamo in metà. Il Casale reagisce furiosamente, l’ala sinistra arriva quasi in meta, ma il nostro "Fagiolino" Giannoni fa un tuffo coreografico e perfetto alle caviglie, chiude le braccia e in scivolata se lo trascina fuori dal campo, nonostante il placcato sia grosso il doppio di lui. Sul calcio libero che segue a nostro favore “Micromachine” Panarese all’apertura vede che dietro non c’è l’estremo, calcia e corre, ricalcia a seguire e, quando è ormai in meta e sta per lanciarsi a schiacciare l’ovale che, rimbalzato giusto, si è fermato proprio in area di meta, riceve un placcaggio senza palla. L’arbitro ci assegna un calcio di punizione sui 5 metri e i nostri fanno a gara per chi andrà a sfondare il muro difensivo. Sarà "Iaco" Bianchi a farsi dare l’ovale e a centrare a cento all’ora la difesa schierata davanti. Non si abbassa neanche, entra nello spazio tra due difensori, rimbalzando fa una veronica e con una spallata sulla destra fa indietreggiare un’altro avversario e schiaccia in meta la palla. 2 a 0 e primo posto nel girone di qualificazione!
Abbiamo gli occhi lucidi: 8 mete fatte 0 subite. Primi del girone! Ci si mette sempre un po’ a fare i conti, a rispondere alle domande dei ragazzini: e adesso? ma se.. e adesso? ma allora.. e adesso? 26 squadre, 6 gironi, dunque abbiamo vinto il nostro, e allora, adesso siamo almeno 6°! che gioia. Avremmo messo la firma prima di partire da casa.
Seconda fase. Due gironi da 3 fra le vincitrici dei rispettivi gironi, tranne il Vasari ed il Frascati tutte società del massimo campionato italiano, che hanno fatto e fanno la storia del rugby italiano (Petrarca Padova, Amatori Parma, Rovigo, Capitolina Roma). Chi vince va in finale primo-secondo!
Osservando i ragazzi e rivedendo mentalmente quello che hanno appena fatto ci si crede.
Li guardo e vedo che ci credono anche loro: c’è un’energia incredibile. Quando ci comunicano le altre due mi sorprendo perchè ci credo ancora: PETRARCA PADOVA e AMATORI PARMA. Osservo i ragazzi che fanno avanti e indietro esercizi "nuovi" di riscaldamento e li fanno bene, reattivi e disciplinati. Sono convinti di farcela e constatarlo mi "riempie" l’anima. Una banda di pirati. No, meglio, una Squadra.
Il Petrarca ed Amatori Parma pareggiano 1 a 1. Ora al Vasari toccano due partite di fila una più difficile dell’altra.
La prima con il Petrarca. Calcio d’inizio. L’ala padovana prende la palla al volo e corre dritto a tutta birra sulla linea. La pressione della nostra difesa è per la prima volta in ritardo: loro sono caldi della partita appena vinta ed i nostri bagnati nell’attesa. Accorre l’ala vasariana decisa a placcarlo, ma con un’abile cambio di direzione verso il centro il Petrarchino la manda a vuoto fuori dal campo ed si tuffa in meta. Sono passati forse 7 o 8 secondi e prendiamo l’unica vera meta del torneo. Il primo errore lo paghiamo così. Questo è un torneo duro e difficile, gli errori anche minimi non ti vengono perdonati. Ma i ragazzi ci credono ancora. Il Petrarca edifica un muro e ci sbattiamo contro per 6 o 7 minuti.
Schiacciamo il Petrarca sulla sua linea di meta con una serie di assalti che durano tutto il resto della gare. Rubano palla 3 volte e tentano di allontanarci, scavalcandoci con dei calci che il nostro "Wild" Misket, oggi estremo, recupera al volo e recapita sul muro difensivo
sul quale va a sbattere. Il fischio finale dell’arbitro ci costringe a fermarci. Finisce 1 a 0. L’avversario ci saluta e ci invita ospiti a casa loro per un concentramento. L’onore delle armi da parte di una delle più nobili realtà del rugby italiano. Concedendo una sola meta al Petrarca lasciamo ancora la possibilità al Parma di andare in finale qualora ci battesse con due mete di scarto.
Giochiamo con l’Amatori Parma. Facciamo 1 meta dopo alcuni minuti di nostra pressione costante nella metà campo avversaria. I parmensi sono tostissimi, bravi e tecnici, ma oggi i vasariani hanno qualcosa di più anche se per la prima volta giochiamo schiacciati sulla linea di meta nostra. Il pubblico di casa è scatenato. Molti genitori parmensi superano la staccionata e si sente urlare a più non posso, forse troppo e fuori luogo. La partita dura 14 minuti e non gli 8 regolamentari per via di un recupero infinito. Gli interminabili raggruppamenti (dopo alcuni secondi che la palla non esce e la maul non avanza si dovrebbe interrompere) ci costano l’uscita dal campo di due giocatori. La partita finisce, da non crederci, battiamo la squadra di casa: Vasari Arezzo 1 Amatori Parma 0! Un Club del Super 10 con bambini con un carattere da S10.
Oggi la 11 del Vasari ha lasciato dietro 22 tra le migliori formazioni italiane, ha segnato 9 mete e ne ha subito una sola e dal Petrarca!
La società è felicissima, orgogliosa e soprattutto serena sul futuro con 20 ragazzini fantastici che tengono testa a società che ne hanno 50 o 100 nella stessa under. Quando abbiamo dato quello che possiamo, noi siamo tranquilli e in pace.
In premio per quello fatto finora abbiamo anche una finale 3-4 posto con una squadra seria di tutto rispetto fresca di risultati eclatanti (ha vinto l’importante torneo di Rovigo): è il Frascati. L’organizzazione del torneo ci invita sul campo N per giocare la finale e aspettiamo per 15 minuti sotto l’acqua in attesa di un arbitro. Arriva al rallentatore un ragazzone alto e grosso. La partita comincia. L’arbitro rimane fisso sulla linea centrale del campo. Sembra un faro nella tempesta, ma purtroppo è spento. Le due azioni decisive della partita, meta loro e meta nostra annullata, avvengono a una cinquantina di metri da dove si è posizionato. Sia noi che gli educatori del Frascati vogliamo risparmiare i ragazzi ormai stanchi, visto che abbiamo fatto tra noi e loro quasi 2000 chilometri per venire a giocare! Non per la vittoria o la sconfitta, ma in fondo era sempre una finale per il 3° e 4° posto e poteva essere valorizzata meglio. La partita finisce con l’arbitro che si scusa, è un pilone juniores appena operato ai legamenti crociati! Una stretta di mano sotto la pioggia ed auguri di pronta guarigione. Oggi piove ed alla fine noi e tutti quelli del Frascati, giocatori, educatori e genitori ci abbracciamo e ci diamo appuntamento per rigiocare la partita che
per la cronaca finisce 1 a 0 per il Frascati.
Tutti abbiamo voglia di tornare a casa perché il viaggio sarà lungo ed alcuni ragazzini collezionano le magliette dei tornei: ora potranno metterci accanto lo spazzolino da denti regalato come gadget di questo 21° torneo Amatori Parma.
Cari amici di Parma, nel saccone che portiamo in campo per i kway infangati ci siamo ritrovati un pallone in più, pensiamo vostro. Lo custodiamo gelosamente nella nostra umile club house in attesa di riportarvelo o che veniate a riprendervelo, magari al prossimo torneo Serboli.
Lapo Maranini, assieme a sua mamma accompagnatrice, anche se non convocato, era presente e si è bagnato assieme a tutti gli altri… quando si dice Squadra!
Stefano Carraro
I giocatori in campo: Iacopo Bianchi, Maddalena Bisaccioni, Lorenzo Brocchi, Teodor Cojocaru, Giulio Giannoni, Misket Hasani, Michele Mancini Parri, Andrea Montaini, Riccardo Mori, Luigi Panarese, Matteo Piergentili, Federico Purgatori, Luca Renzetti, Andrea Scartoni, Alessandro Vanni.
Allenatore: Stefano Carraro
Classifica finale UNDER 11
1 U. R. Capitolina
2 Petrarca R.J. 2
3 Frascati 1
4 Vasari Arezzo
5 Monti R. Rovigo
6 Amatori Parma
7 A.S. R. Milano 1
8 Cus Roma J.
9 R.E. San Donà 1
10 R. Casale 1
11 J.R. School
12 Pol. Lazio R.J.
13 R. Parma 1
14 Petrarca R.J. 1
15 Formiche Pesaro
16 R. Parma 2
17 Viadana
18 Primavera Roma
19 A.S. R. Milano 2
20 Bombo R. Firenze
21 R. Casale 2
22 Appia R.
23 Farnese R.C. 2
24 Farnese R.C. 1
25 Frascati 2
26 R.E. San Donà 2